Un po’ di stile

Se deciderete di leggere Il principe azzurro non vive a New York, cosa che spero con tutto il cuore, vi accorgerete che ha uno stile un po’ anomalo per essere un romanzo.
Intanto, come ho già anticipato, benché consista sostanzialmente in un’unica storia – che fa da filo conduttore – in realtà è strutturato sottoforma di racconti.
In più, è cosparso di “contaminazioni” provenienti da quegli aspetti del mondo reale che ormai sono quotidiani per chiunque – pagine di blog, e-mail, messaggi e chat. Il linguaggio è informale, quasi diaristico.
Tutto ciò mi è stato contestato da una dei giurati di Masterpiece, giusto così per aggiungere informazioni non richieste, e sono d’accordo sul fatto che a qualcuno possa non piacere… ma con voi metto le mani avanti: sappiate che è un effetto voluto! 😉

Sono felice di aver perso il treno

Un’altra curiosità… televisiva

In attesa di novità sulla pubblicazione – che avverrà a giorni – vi racconto un altro aneddoto, per farci due risate assieme…

Vi ricordate – sempre che l’abbiate mai sentito nominare – il talent show per aspiranti scrittori Masterpiece?
Ecco, io e il mio “Il principe azzurro non vive a New York” abbiamo partecipato!
O meglio, ci abbiamo provato… abbiamo passato la selezione online, poi anche il provino a Roma, sbaragliando migliaia di avversari. Siamo stati scelti per partecipare alla trasmissione (in tutto eravamo poche decine) per cui ci siamo fatti anche una trasferta a Torino, per fare la nostra parte nella registrazione di una delle puntate.
Trucco, parrucco, scelta abiti, pessima mensa Rai, ciak, prove, “simpatia” del “presentatore”, montacarichi, giudizio – inclemente nel mio caso – dei tre opinabili giurati, soldi spesi in treni e alberghi, attesa curiosa della puntata, attesa fremente, avvisi agli amici, segreti mantenuti… e poi siamo stati tagliati senza colpo ferire. Di me (senza libro) appare solo un fotogramma, questo:

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Per dovere di cronaca, io e il mio libro non siamo stati gli unici illusi e poi bistrattati. Ma tant’è, questa è stata la nostra meravigliosa esperienza a Masterpiece.

Detto ciò… meglio lasciarvi con un’immagine migliore, unita come al solito a una citazione. 🙂

Mamma che bello